giovedì 8 novembre 2012

Tutto ciò che ci divide è infinitamente meno importante del pericolo che ci unisce


Quali sono i vostri problemi oggi? Perché in ogni nuovo oggi insorgono nuovi problemi… Perciò, quali sono? Perché anche se non li conosco, anche se non ne parlate, so che c’è qualcosa, di più o meno grande, che vi tormenta…. Che poi è sempre qualcosa di grande per se stessi, non si può comparare con ciò che affligge gli altri. Sentite dirvi “oggi è stata una giornata lunga e pesante” e ripensate alla vostra volontà di raccontare i vostri di problemi, per esser di conforto a chi avete di fronte, a chi li sta già raccontando… e poi? “La tua giornata, invece?”, vi viene infine chiesto… E voi “come al solito”. Come al solito, divincolandosi con i piccoli e grandi problemi quotidiani… Tutti enormi, mentre li vivi; trascurabili, quando li ricordi.


Oggi, inizierò a commentare i romanzi della nostra lista: I 100 LIBRI CHE LEGGERE NON FA MALE.
Partirò dal numero 28: EVA di Peter Dickinson.

EVA è uno dei primi romanzi che ho letto, perciò questa pomeriggio scaverò a fondo nella memoria per rispolverare le sensazione che mi diede.
Tanto per cominciare, non è nella mia libreria (che peccato!). Lo presi dalla biblioteca comunale del mio paese, più o meno a caso. Credo avessi intorno agli 11/12 anni, perché ricordo che avevo da poco studiato Darwin alle scuole medie; in caso contrario, non avrei potuto capire certi passaggi di EVA.
EVA influenzò parecchio le mie letture future e, più in generale, la mia concezione sulla vita. Fu considerato da me, per moltissimo tempo, il romanzo preferito, e tutt’oggi rientra tra i miei favoriti.
Narra di una ragazzina che rimane paralizzata dopo un brutto incidente stradale. Siamo nel futuro e una scienza progredita sperimenta per la prima volta su di lei il trapianto del suo cervello nel corpo di uno scimpanzé… È un romanzo che fa molto riflettere sugli umani, sull’evoluzione, sulla medicina, sulla scienza, sulla vita e su chi si è. Credo che tutti gli adulti dovrebbero leggerlo, come si dice per tutti i buoni libri per ragazzi. Credo che io dovrei rileggerlo, perché è passato tanto tempo e probabilmente ne ricaverei riflessioni differenti. Forse lo farò presto…
EVA è una storia surreale ma ricordo di averla considerata anche terribilmente attuale e possibile; forse, non tanto per ciò che accade alla protagonista, ma per il contesto in cui cresce. Un’altra cosa che ricordo, è il mio primo disgusto nei riguardi della società umana e nel modo in cui stava concependo il mondo che la circondava, nonché la direzione che aveva intrapreso. Ad un certo punto del romanzo, i giovani organizzano suicidi di massa e gli adulti non sanno come fermarli e non comprendono il gesto; per un attimo, leggendolo, provai un senso di giustizia nei confronti delle altre specie esistenti sulla Terra (la cosiddetta, “selezione naturale”, l’evoluzione che trova sempre una via; in EVA, il suicidio di massa dei giovani era la via trovata alla sovrappopolazione della specie umana che aveva praticamente distrutto l’ecosistema della Terra e non solo).
EVA-bambina muore nell’esatto momento in cui il suo cervello lascia il proprio corpo umano, per diventare, ben presto, Eva-scimpanzé, ovvero la speranza di un’umanità migliore.

Vi lascio con alcune citazioni di Charles Darwin:

“Questa nostra terra, che un tempo ci sembrava infinitamente grande, deve essere considerata nella sua piccolezza. Viviamo in un sistema chiuso, dipendenti gli uni dagli altri e dipendenti tutti dalla terra stessa. Tutto ciò che ci divide è infinitamente meno importante del pericolo che ci unisce”.

“Una gran parte delle emozioni più complesse sono comuni agli animali più elevati ed a noi. Ognuno può aver veduto quanta gelosia dimostri il cane se il padrone prodiga il suo affetto ad un'altra creatura; ed io ho osservato lo stesso fatto nelle scimmie. Ciò dimostra che non solo gli animali amano, ma sentono il desiderio di essere amati”.

“L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali”.  


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