Minerva, figlia di Giove e di Metide, era la divinità romana
della guerra, della saggezza e la protettrice degli artigiani. Il suo
corrispettivo nella mitologia greca è Atena.
Il termine Minerva fu probabilmente importato dagli etruschi
che la chiamavano Menrva. I romani ne confusero il nome straniero con il loro
lemma mens (mente), poiché la dea governava, oltre alla guerra, anche
le attività intellettuali.
Era, dunque, considerata la divinità dei guerrieri, della
poesia, della medicina, della saggezza, del commercio, delle arti, nonché
l’inventrice della musica. Publio Ovidio Nasone, non a caso, la definì
“divinità dai mille compiti”.
Fu adorata in tutta Italia, ma solo a Roma assunse un
aspetto da guerriera. I romani la celebrano dal 19 al 23 marzo (Quinquatria); e
il 13 giugno (Minusculae Quinquatria) quando i flautisti suonavano per lei. Il
culto di Minerva si teneva nel Campidoglio e faceva parte della Triade
Capitolina, insieme a Giove e a Giunone. Oggi, si può visitare a Piazza della
Minerva, nei pressi del Pantheon.
Il suo animale sacro è la civetta.
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