mercoledì 7 novembre 2012

Ingegno umano

Buon... aauf... gior... auf... no... aaaaauf!!
(buongiorno con sbadiglio, questa mattina... ho tanto tanto tanto sonno!).

Piove ma non c'é freddo. C'é questo desiderio in me, mentre sento piovere, in qualche angolo della mente riservato alla conservazione degli impulsi: piazzarmi al centro della strada, aprire le braccia e sollevare lo sguardo verso il cielo, e farmi bagnare dalle nuvole come sotto la doccia. Abbandonare l'obbligo di ripararsi sotto l'ombrello.

Questa sfida che mi sono lanciata sta già dando i suoi frutti: sono arrivata a pagina 270 di DELITTO E CASTIGO (mancano 142 pagine). 
Il capitolo quinto della parte quarta mi è piaciuto molto: riguarda un botta e risposta tra il giudice istruttore (che chiameremo, Pietro) e Raski, il nostro protagonista-assassino. E' interessante leggere dell'intelligenza dei due; del primo nel cercare di smascherare il secondo, e del secondo nel cercare di non tradirsi... 
Mi è quasi venuta voglia di sottopormi ad un interrogatorio per verificare quanto sia in grado di sostenerlo e di non tradirmi; mettere, insomma, alla prova la mia perspicacia... Forse, perché ha ragione Pietro, quando dice: "...voi siete giovane, siete, come si suol dire, un giovanotto di primo pelo, e perciò, come tutta la gioventù, apprezzate più d'ogni altra cosa l'ingegno umano. La brillante acutezza dell'intelligenza e le deduzioni astratte della ragione vi seducono...". 

Cetty (sì, avete ragione, oggi passo da un'argomento all'altro quasi senza logica), al precedente mio post, ha scritto un commento a proposito di un suo dipinto in un'occasione molto particolare... Nel frattempo che ne parli meglio lei e che fotografi il suo quadro, ho scovato una foto di lei (la ragazza seduta per terra) mentre lo dipinge. 


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